Vivere da soli e voler anche risparmiare?


Avete presente quando pagate affitto, bollette e trasporti e fate spesa e tutto vivendo da sole e non chiedendo aiuto a nessuno e volete pure risparmiare (avendo iniziato la vostra carriera lavorativa da 7 mesi circa) ? 

Non voglio risparmiare privandomi delle gioie della vita ma neanche sperperare soldi che potrebbero contribuire al mio risparmio.

Ed ecco qui che entra in gioco il Kakebo (in realtà Kakeibo): venne inventato nel 1904 da Hani Motoko, prima giornalista giapponese, con lo scopo di aiutare le donne impegnate a mantenere il controllo sulle proprie finanze. Il primo Kakeibo in inglese è stato scritto da Fumiko Chiba (Chiby per gli amici). 

Il concetto alla base è semplice: all'inizio di ogni mese ci sediamo con il nostro kakebo e pianifichiamo le spese fisse (affitto/mutuo, abbonamenti mezzi pubblici, assicurazioni varie), cosa vorremo risparmiare e cosa bisognerebbe fare per raggiungere i propri obiettivi.

Sembra semplice, lo è se si prendono anche in considerazione i seguenti punti: 

1. Come dice Chiby, se non hai lo scopo per cui risparmiare, la cosa sarà difficile... con probabilità alta che venga accantonato tutto subito. Ad esempio nel mio caso io voglio risparmiare per avere un qualcosa da usare per urgenze grosse (la vita è imprevedibile) senza ansiarmi e chiedere aiuto ad altri.

2. Scrivere a mano le cose ci aiuta. Molti diranno "ma non sto a farlo cartaceo, uso un foglio Excel al pc o al cellulare". Chiby appunto dice "Gran parte della nostra vita è vissuta sui nostri telefoni o sugli schermi dei computer. Tenere traccia delle proprie spese online imita esattamente il modo in cui spendiamo i soldi istantaneamente. Il Kakeibo è a un passo da questo, ci dà tempo e spazio per esaminare al meglio le spese". Aggiunge "Il nostro mondo ora è così veloce che tutto può essere acquistato e pagato molto rapidamente. Un kakeibo ci aiuta a rallentare e a considerare davvero ciò che acquistiamo in modo calmo e misurato". 

A inizio mese bisogna guardare tutto quello che abbiamo, dallo stipendio a qualsiasi attività freelance e segnarci tutto come entrata, anche i 20 euro della nonna. 

Poi bisogna prendere in considerazione le nostre spese fisse: affitto/mutuo e bollette e sottrarre il tutto dal totale iniziale. Facile no?

La somma rimasta sarà quella che dovremo spendere bene pensando anche di risparmiarci. 

3. Bisogna essere onesti riguardo alle cose necessarie e i desideriIl Kakeibo funziona dividendo la propria spesa in categorie diventandone veramente specifico al riguardo. Ad esempio una categoria può essere "cibo da asporto" e ci possiamo elencare dagli ordini Just Eat ai caffè quotidiani al bar. A fine mese si potrà vedere dove vanno i nostri soldi, ad esempio in questo caso se abbiamo speso 30 euro al mese di caffè e 80 di cibo di asporto forse è il caso di diminuire entrambe e cercare di risparmiare qui? :) 
Osservare le nostre spese in categorie separate aiuta a identificare meglio le aree in cui potremo darci qualche taglio, piuttosto che avere un elenco infinito di spese che ci farebbero solo salire il nostro senso di colpa. 

Una volta capito dove vanno i nostri soldi, dobbiamo separare le cose necessarie dai nostri desideri. 
Beh, abbiamo tutti bisogno di mangiare ma magari non un sushi la sera ogni settimana come facevamo di solito (25 euro a sera circa, in un mese 100 euro spesi in sushi). Chiby consiglia: "Per realizzare le nostre cose necessarie, scrivi le cose che potrebbero andare storte se non spendessimo soldi per loro".

4. Scegliere i contanti invece che la carta. Il nostro caro Chiby dice che l'uso della carta ci rende meno responsabili delle nostre spese mentre l'atto fisico di pagare con del denaro è qualcosa su cui è più probabile pensarci su due volte prima di farlo. Suggerisce anche di prelevare contanti dalla banca e di dividere in buste etichettandole in maniera che ci siano utili. 

5. A fine mese riflettere sui propri progressi. Alla fine di ogni mese ci sarà da esaminare attentamente le nostre ultime quattro settimane di spesa, riconoscendone successi e debolezze e fissando obiettivi per il mese successivo. 
Ok, possiamo monitorare la spesa tramite app e vedere dove stiamo sbagliando. Ma un Kakebo rende il tutto più reale, concreto e dalle prospettiva più ampia. 

"Trovo gioia nel risparmiare piccole somme ogni mese. Sembrano niente al momento ma alla fine portano a un totale maggiore. Il periodo di revisione ti ricorderà di questo progresso". (cit. Chiby).

Si trovano due edizioni del Kakebo: uno con i giorni già compilati e uno con i giorni da compilare. Delle due versioni io preferisco la seconda visto che permette di iniziarla anche a settembre inoltrato senza sprecare metà "agenda".


Di seguito i link amazon delle due versioni Kakebo:
- Kakebo con date personalizzabili
- Kakebo con date già impostate 




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